Il successo di questa macchina, oltre alla versatilità, è da ricercarsi nelle ridotte dimensioni, il ridotto consumo di carburante e la possibilità di essere utilizzato anche in spazi stretti, in città, o sulle strade, senza provocare intralcio o danneggiare alcunché. A conferma di quanto detto vi sono i dati diffusi dalle associazioni di categoria che evidenziano come i miniescavatori rappresentino la quota di maggioranza nell’intero mercato delle macchine movimento terra e che il loro incremento percentuale in termini di vendite e noleggio sfiori cifre non lontane dal 40%. Nonostante il traino principale sia dato dai miniescavatori, tutto il comparto delle macchine movimento terra fa registrare dati da capogiro, dimostrandosi un settore dinamico e in forte crescita dove l’industria italiana ha saputo ben inserirsi e radicarsi.

Come già detto, la principale forza di questa macchina è la sua versatilità; riesce ad operare come mezzo indispensabile nei cantieri ed è anche un valido supporto per gli operai, tanto da allargare il suo utilizzo a 360°. Parte di questa versatilità è condizionata dalle ridotte dimensioni che permettono l’utilizzo del miniescavatore nella costruzione di fondamenta, nello scavo di tracce e altri lavori pesanti per gli operai e impraticabili con i mezzi più pesanti. I cingoli gommati offrono una buona aderenza su ogni superficie e non sono dannosi per asfalto, pavimenti e altre superfici; non sono soggetti a danni meccanici ed hanno una durata piuttosto elevata considerato l’utilizzo medio delle macchine.

Un altro punto di forza del miniescavatore è la possibilità di sostituire la benna con altri tipi di accessori ed utensili di vario genere con molta facilità, per permettere alla macchina di svolgere più lavori senza perdere tempo. Il martello demolitore è uno degli accessori che maggiormente vediamo in uso, soprattutto sulle strade, ma ce ne sono numerosi altri come, ad esempio, la trivella, la trinciarami e vari tipi di benna che modellano le forme in base ai più svariati utilizzi: pulizia di fossi e canalilavori delicati in presenza di tubature di gas e metano o la raccolta di cippato, cereali o altro con l’utilizzo di una benna mordente.